29 aprile 2021 

Con il ritorno in zona gialla ho ripreso i miei giri in Appennino dopo troppi giri in pianura con la motivazione abitazione <--> residenza <--> abitazione e via di seguito, fortunatamente con più di una possibilità di itinerario mantenendo una percorrenza intorno ai 90/100 km a spostamento moltiplicati per due; assolutamente non contestabile in un eventuale controllo che fortunatamente non ho mai dovuto affrontare.

Ma andar dritto o quasi dopo un po' stanca e al primo giorno di riapertura, nonostante il maltempo, sono tornato subito in Toscana attraverso le mie strade del cuore.

Poi in Appennino Parmense ai confini con la Liguria ieri in compagnia di due amici, Battista e Ilario, poi di nuovo stamattina una capatina in Raticosa da solo. Ora le mie gommine sembrano meno spiattellate, ma naturalmente sono io che le vedo migliorate dopo solo 700 km. da lunedì, di cui 260 di autostrada.

Avremmo dovuto essere in quattro e fare il giro lunedì prossimo, ma Battista per lunedì ha dovuto rimandare e martedì verso sera ha lanciato l'amo: e se andassimo domattina? Alle 7 ero già in autostrada, l'incontro era per le 9 a Fornovo ma io parto sempre presto e Battista idem, quasi un gioco a chi arriva prima all'appuntamento. Il trasferimento autostradale è l'unica parte negativa di questo giro per me che non amo l'autostrada e sono abituato a trovarmi già in collina a due chilometri da casa, ma il piacere di girare in compagnia è sempre grande. D'altra parte la CB se la cava abbastanza, il bicilindrico frulla alto ma è nella sua natura; la moto è corta di passo, il riparo è valido fino a circa 120 km/ora e io mi metto sui 100/110, velocità in cui i consumi restano ridotti. Ho sempre tenuto queste velocità anche con moto più potenti e in cui ero ben protetto, salvo qualche tiratina germanica ogni tanto.

La CB500X è piacevolissima in collina e in montagna, marce corte, motore dolce nell'erogazione fino da  duemila giri o poco oltre, un allungo fino oltre gli ottomila con una "voce" entusiasmante, agilissima, mai deludente, sensibilissima all'utilizzo del freno posteriore nel misto stretto. Con pneumatici stradali (Michelin Road 5) guadagna notevolmente su asfalto asciutto e bagnato rispetto all'utilizzo di pneumatici on/off e resta più o meno allo stesso livello su sterrato tranquillo e su asfalto sofferente e/o con ghiaino abbondante. Mi permette di non soffrire affatto nel girare in compagnia di moto con cilindrata e cavalleria doppia o anche più.

Alle 9 è arrivato anche Ilario e dopo due chiacchiere partenza: Battista apripista, è lui l'esperto di queste strade, merito suo se mi ci sono presto affezionato; io a tallonarlo, Ilario dietro di me

Prima breve sosta a Bardi per un cappuccino seduti all'aperto, anche questo mi mancava. 

Poi via verso il Passo del Tomarlo (m. 1.485) sulla SS 81 fino al confine con la Liguria. La strada a salire è ben tenuta e invoglia ad aprire un po', la mia CB se la gode ad ascoltare la voce della AT DCT di Battista e riesce ad uscire dai tornanti sempre incollata alla sorella maggiore, perde qualche metro quando Battista apre deciso ma poi recupera in un lampo. Andatura pur sempre prudente, siamo qui per godercela.

Scendiamo in Val di Nure, qualche residuo di neve, strada con parecchia ghiaia fine sull'asfalto un po' martoriato, a Farini uno spuntino in un tavolo all'aperto, due chiacchiere. Ho così modo di conoscere meglio Ilario, ci siamo incontrati in passate occasioni ma mai avevamo avuto la possibilità di parlare un po'. D'altronde da qualche mese comunichiamo frequentemente via Telegram, Ilario ha creato un gruppo ristretto, oggi manca la quarta colonna del gruppetto, Antonio, amico di Ilario, ci incontreremo alla prossima occasione probabilmente proprio su queste strade.

Torniamo a Bardi dopo aver superato il Passo Linguadà (930 m.) e scendiamo a Varano dei Melegari dove ci dividiamo, Ilario e Battista verso nord e io in autostrada verso casa.

 Ilario, io e Battista

Un girello tranquillo di circa 450 km., di cui circa 260 in autostrada, su strade gradevoli; una giornata grigia e senza sole, qualche goccia di pioggia, temperatura piacevole. Spero di ripeterlo presto in una giornata bella e luminosa.

Da poco ho impostato lo strumento della moto alla misurazione media di consumo in km/litro da litri per 100 km. come era stato impostato in fabbrica. Lo strumento ho sempre pensato sia ottimista: azzerato prima del giro in Raticosa di lunedì, alla partenza segnava Km. 34,8 al litro, al rientro Km. 35,2 al litro; in altre occasioni ho sempre messo come probabile una percentuale di un 8% circa di ottimismo da parte dello strumento, posso dire con certezza che questa moto con me alla guida percorre una media di oltre 30 km/litro (misurazioni effettuate alcune volte da pieno a pieno con vari rifornimenti intermedi).

3 maggio

Ieri sera dopo cena decisione in accordo con Battista: si ripete.

Alle 9 in punto dopo cappuccino e briochina al solito bar a Fornovo si parte: a Bardi prendiamo direzione Passo della Santa Donna e raggiungiamo il Passo deviando in una strada sterrata che già avevamo fatto insieme tempo addietro. Breve sosta al Passo e giù verso Borgo Taro. Da qui prendiamo per Berceto e saliamo al Passo della Cisa con l'intenzione di fare uno spuntino: tutto chiuso; di nuovo a Berceto pizza e birretta e caffettino all'aperto con una temperatura da sogno. Due chiacchiere e poi giù verso Fornovo, dove io infilo l'autostrada e Battista decide invece di privilegiare le strade provinciali.


Arriviamo a casa allo stesso orario, solito scambio di messaggini quasi contemporaneo. Oggi la giornata è stata molto più bella, un ulteriore motivo per godere ancora di più della bellezza dei luoghi e della piacevolezza delle curve.

Il percorso.

Lavori in corso: foto.